13 ottobre 2025
19 novembre 2025
Respinti dal Parlamento: assicurazione di base senza medicina complementare, allentamento del principio di territorialità e autorizzazioni semplificate
Una proposta che mirava a permettere agli assicurati di escludere le prestazioni di medicina complementare dalla LAMal è stata respinta dal Consiglio degli Stati, dopo essere stata precedentemente accolta di misura dal Consiglio nazionale. La medicina complementare rimane quindi parte integrante dell’assicurazione di base.
È stata discussa anche l’attenuazione del principio di territorialità: in futuro, medicamenti o dispositivi medici omologati in Svizzera, acquistati a prezzi più convenienti nello Spazio economico europeo (SEE) e prescritti da un medico, avrebbero potuto essere rimborsati dalla LAMal. Il Consiglio federale aveva proposto una modifica di legge con l’obiettivo di ridurre i costi e rafforzare la concorrenza. Il Consiglio degli Stati ha però respinto la mozione. Inoltre, il Consiglio nazionale ha bocciato un’ulteriore mozione che chiedeva una procedura semplificata per l’omologazione di medicamenti senza brevetto provenienti da Paesi con standard di sicurezza comparabili.
Diverse associazioni professionali hanno espresso scetticismo verso entrambe le proposte, soprattutto per quanto riguarda l’impatto sulla garanzia della qualità e sull’attuale sistema di approvvigionamento.
Maggiore trasparenza sui prezzi dei medicamenti soggetti a ricetta – ora tocca al Consiglio federale
È stata invece approvata da entrambe le Camere una mozione che chiede maggiore trasparenza sui prezzi dei medicamenti soggetti a prescrizione. In futuro, i fornitori dovranno poter rendere pubblici anche i prezzi netti comprensivi di sconti, per permettere a pazienti e operatori di effettuare confronti più accurati. La mozione è ora stata trasmessa al Consiglio federale.
Serializzazione dei medicamenti – nuovo obbligo per produttori e farmacie
Per rafforzare la sicurezza dei medicamenti, il Consiglio federale prevede di introdurre l’obbligo di serializzazione. In futuro, tutte le confezioni di medicamenti per uso umano dovranno essere dotate di un codice univoco e di un dispositivo di sicurezza per prevenire le falsificazioni.
La nuova ordinanza si basa sulle direttive europee, ma comporta un notevole onere organizzativo e finanziario per produttori, grossisti come UFD, farmacie e studi medici. In particolare, i fornitori più piccoli e le realtà locali potrebbero trovarsi di fronte a difficoltà significative. Nonostante il rischio di falsificazioni in Svizzera sia finora considerato basso, la regolamentazione punta a un’armonizzazione internazionale e a una sicurezza a lungo termine. Un periodo transitorio permetterà agli operatori di adeguarsi gradualmente.
Progetto di legge sulla legalizzazione della cannabis in consultazione
Dopo che la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale ha approvato, nel febbraio 2025, l’avamprogetto di una nuova legge federale sui prodotti a base di cannabis, il testo entra ora nella fase di consultazione. L’obiettivo è permettere un uso della cannabis più responsabile e meno rischioso. Il divieto di consumo dovrebbe essere abolito, ma la cannabis resterebbe classificata come sostanza stupefacente. La legge disciplinerebbe in modo chiaro coltivazione, produzione e vendita, senza incentivare il consumo. La protezione dei giovani e la salute pubblica restano al centro della regolamentazione.
La consultazione durerà fino al 1° dicembre 2025.
Nel complesso, gli sviluppi attuali evidenziano la volontà politica di rendere il sistema sanitario più efficiente, sicuro e trasparente – anche se l’attuazione comporterà cambiamenti significativi per molti attori del settore.