UFSP

La sanità rimane una priorità della politica svizzera

22 settembre 2025

La medicina complementare rimane coperta dall’AOMS

Fonte: Parlamento svizzero – https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20233511

Con la mozione Terapie complementari. Introdurre un diritto di opzione nell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS), il Consiglio federale era invitato a proporre una modifica della legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal), che avrebbe reso la copertura dei costi delle prestazioni di medicina complementare una prestazione facoltativa dell’AOMS.
Gli assicurati avrebbero potuto scegliere di escludere queste prestazioni dall’assicurazione di base: in tal caso non sarebbero più stati rimborsati per trattamenti di medicina alternativa, ma non avrebbero più dovuto partecipare al loro finanziamento.

Dopo l’approvazione risicata da parte del Consiglio nazionale nell’autunno 2024, il Consiglio degli Stati ha respinto la mozione.

Prezzi trasparenti e autorizzazione semplificata per i medicamenti a brevetto scaduto

Fonti:

https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20244230

https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20234535

https://pharmasuisse.org/system/files/media/documents/2024-02/Fr%C3%BChjahrssession2024_Empfehlungen%20phS_de.pdf

Attualmente i fornitori di medicamenti non possono pubblicare sui propri siti i prezzi netti concreti dei prodotti soggetti a prescrizione. Swissmedic interpreta infatti la comunicazione di ribassi come pubblicità rivolta al pubblico, anche se la legge non lo stabilisce chiaramente.

La mozione Prezzi dei medicamenti. Indicare i prezzi in modo trasparente ai clienti per ridurre i costi della sanità chiede di adattare le disposizioni in modo che i clienti possano informarsi sui prezzi effettivamente fatturati, sugli sconti e sulle alternative equivalenti più convenienti, confrontando ad esempio prodotti per indicazioni, quadri clinici, dosaggi o confezioni. La mozione è stata accolta dal Consiglio nazionale ed è ora al Consiglio degli Stati.

La mozione Autorizzazione facilitata di messa in commercio dei medicamenti a brevetto scaduto, presentata da Hannes Germann, è stata approvata dal Consiglio degli Stati e trasmessa al Consiglio nazionale. Essa prevede che i medicamenti a brevetto scaduto possano essere importati in Svizzera con una semplice registrazione presso Swissmedic, senza esame completo, se provengono da Paesi con procedure di autorizzazione paragonabili (UE, USA, Canada, Australia, Regno Unito).

Il Consiglio federale aveva raccomandato di respingere la mozione. Anche pharmaSuisse si è espressa contro, temendo che i generici importati dall’UE possano arrivare sul mercato senza i necessari controlli completi di qualità.

Revoca del principio di territorialità: rimborsi AOMS anche per medicamenti e dispositivi acquistati all’estero

Fonti:

https://www.bag.admin.ch/it/modifica-della-lamal-sullacquisto-di-mezzi-e-apparecchi-nel-see

https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20234177

In linea di principio, l’AOMS rimborsa solo prestazioni e mezzi ausiliari dispensati e acquistati in Svizzera. Sono previste eccezioni (ad es. trattamenti d’urgenza all’estero o quando una prestazione non è disponibile in Svizzera). Questo principio mira a garantire la qualità e la sicurezza delle cure, oltre al controllo dei costi.

La mozione Prezzi dei medicamenti. Rimborso da parte dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie dei medicamenti e mezzi ausiliari economici acquistati all’estero propone che l’AOMS rimborsi medicamenti e mezzi ausiliari acquistati privatamente all’estero (non per corrispondenza), a condizione che siano autorizzati anche in Svizzera, prescritti da un medico abilitato e più economici rispetto al prezzo svizzero.

Il Consiglio federale ha quindi messo in consultazione una modifica della LAMal per permettere il rimborso di alcuni mezzi e apparecchi medici acquistati nello Spazio economico europeo. Questa misura dovrebbe contribuire a contenere i costi e stimolare la concorrenza, anche se suscita perplessità, in particolare da parte di pharmaSuisse.

La Confederazione prevede la serializzazione dei medicamenti in Svizzera

Fonte:
https://www.fedlex.admin.ch/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/dl/proj/2025/13/cons_1/doc_3/fr/pdf-a/fedlex-data-admin-ch-eli-dl-proj-2025-13-cons_1-doc_3-fr-pdf-a.pdf

Il Consiglio federale ha messo in consultazione un’ordinanza per l’attuazione dell’art. 17a della Legge sugli agenti terapeutici (LATer), che introduce l’obbligo di apporre sugli imballaggi di medicamenti destinati all’uso umano un identificativo univoco e un dispositivo anti-manomissione. L’obiettivo è identificare tempestivamente eventuali falsificazioni nella catena distributiva legale e rafforzare la sicurezza.

Il modello segue la normativa UE (Falsified Medicines Directive, regolamento delegato 2016/161), adattato al contesto svizzero.

  • Industria farmaceutica: dovrà adattare linee di produzione, sistemi di confezionamento e processi di gestione dati. I costi sono rilevanti, soprattutto per aziende piccole e focalizzate sul mercato locale. Alcuni prodotti poco redditizi potrebbero uscire dal mercato, mettendo a rischio la sicurezza dell’approvvigionamento.
  • Farmacie e studi medici dispensanti: dovranno investire in infrastrutture informatiche, aggiornamenti software e formazione. Per realtà piccole o meno digitalizzate, l’onere organizzativo risulterà sproporzionato. L’integrazione allungherà i tempi di consegna dei medicamenti e complicherà i processi quotidiani.
  • Grossisti come Galexis dovranno assumere un carico aggiuntivo significativo. L’obbligo di disattivare, verificare o riattivare i codici (per esportazioni, resi o forniture a professionisti) richiederà sistemi supplementari e adattamenti logistici, generando costi permanenti.

Mentre in UE la misura è stata introdotta dopo casi concreti di contraffazione, in Svizzera il rischio nella catena distributiva legale è molto basso. Lo scopo principale è quindi l’armonizzazione internazionale e lo sfruttamento di infrastrutture già esistenti.

Per attenuare l’impatto, è previsto un periodo transitorio durante il quale tutti gli attori dovranno adattare i propri processi e registrarsi nel sistema centralizzato gestito dall’UFSP.